Grazie a tutti

Cari amici, si è concluso il “Torneo Minirugby di Fogliano Redipuglia” che abbiamo organizzato per far conoscere questo sport di grandi valori e di forte immagine a cui è stato dato risalto con materiali informativi, pubblicità sulla stampa e invitando ad assistere alle competizioni gli alunni delle scuole elementari e medie in cui viene divulgato e promosso lo sport e la cultura del rugby nei suoi valori più significativi.
A contendersi il trofeo hanno partecipato 28 squadre di atleti under 6-8-10-12 per un totale di circa 300 ragazzini dai 5 ai 12 anni che in 6 campi hanno giocato 100 appassionanti partite in una splendida cornice ovale dedicata allo sport giovanile, alle famiglie e al divertimento, che ha richiamato famigliari, simpatizzanti e curiosi, con chioschi, musica, intrattenimenti e il tradizionale “terzo tempo” con cibarie e bevande all’insegna dell’amicizia sportiva.
Abbiamo premiato le prime tre squadre di ogni categoria, la società che si è distinta per il fairplay e la società che ha realizzato i migliori risultati complessivi nelle categorie under 8-10-12. Inoltre, abbiamo consegnato un diploma di partecipazione a tutti gli atleti e un ricordo particolare ai più giovani.
L’evento è stato possibile grazie al costante sostegno del Comune di Fogliano-Redipuglia, della ProLoco e degli sponsor, ma anche grazie al lavoro dei molti Volontari, genitori e atleti seniores che sin da ora ringrazio, la cui passione e dedizione sono un ottimo esempio per i nostri giovani atleti.
Il torneo ha avuto il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del C.O.N.I. che in occasione del centenario della fine della prima guerra mondiale ha promosso i “GIOCHI DELL’AMICIZIA Campioni della Grande Pace 1918-2018” che vogliono celebrare questo anniversario con l’obiettivo di rendere il 2018 l’anno del centenario della pace ritrovata tramite eventi sportivi che coinvolgono le Nazioni che 100 anni fa parteciparono al conflitto. Per questo motivo, prima dell’inizio delle partite, circa 600 persone hanno partecipato a una breve cerimonia con la posa di una corona ai piedi del Sacrario in memoria ai caduti.
Arrivederci al prossimo anno!
Roberto Not – Direttore del Torneo

COMMENTI
“Sono soddisfatto e incredibilmente contento – commenta Matteo Cleri, presidente del Rugby Fogliano Redipuglia Asd – il 1° Torino Città di Fogliano è stato un successo di pubblico e partecipazione. Risultati a parte, è stato davvero bellissimo vedere così tanti bambini giocare nei nostri impianti. Noi abbiamo provato a gestire il tutto nella maniera più professionale possibile e siamo consapevoli di poterci e doverci migliorare molto. Il futuro? Questo sarà sicuramente il punto di partenza per un evento che vogliamo diventi un “must” della nostra stagione sportiva e della città di Fogliano Redipuglia”. 300 bambini che nelle categorie U6, U8, U10 e U12 si sono sfidati sui campi da rugby di via Atleti Azzurri d’Italia. Davanti a così tanta partecipazione, i risultati sul campo passano in secondo piano: quello che conta in queste manifestazioni è che tutti i bambini si sono divertiti molto. “Ho visto tanti bambini divertirsi – continua Cleri – Certo, squadre come il San Donà di Piave e il Venezia Mestre erano molto strutturate, ma vedere i sorrisi dei bambini … quello è l’importante. I nostri piccoli U6, in ogni caso, si sono ben comportati riuscendo addirittura ad arrivare in terza posizione. Da loro deve ripartire il “progetto Fogliano” e noi come società vogliamo che sia così. Personalmente, poi, i miei ringraziamenti vanno a chi ci ha supportato: il Comune di Fogliano, il Comitato Regionale Rugby F.V.G. e tutti i genitori dei nostri bambini, un vero e proprio valore aggiunto; senza dimenticare l’instancabile direttore di concentramento Roberto Not”.

“È stato veramente emozionante… – commenta un genitore del S.Marco Rugby – all’inizio è stato detto ai ragazzi che avrebbero giocato con un pubblico speciale: le decine di migliaia di caduti che riposano a Redipuglia. Vedendo gli sguardi stanchi, ma sani e felici, dei nostri giovani atleti a fine torneo, ho immaginato che quei caduti fossero contenti di questa giornata e che abbiano pensato: sì, per un futuro così ne è decisamente valsa la pena.”

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